Nel periodo storico che stiamo attraversando è sempre più marcata l’esigenza per le aziende di avere collaboratori “camaleontici”. Con questo termine vorrei indicare la naturale spigliatezza, in molti casi assopita, di metabolizzare i cambiamenti. A tal proposito tengo in particolare modo a precisare che non faccio riferimento esclusivamente al contesto lavorativo ma bensì anche a quello interpersonale. È cambiato di fatto il modo di relazionarsi tra le persone sempre più dipendenti da oggetti di uso quotidiano come per esempio il cellulare piuttosto che un tablet. Inizialmente servivano per comunicare, per rendere partecipi gli altri delle nostre giornate e magari, a volte, anche per sentirsi meno soli. Oggi sono dei veri e propri mezzi di informazione attraverso i quali vengono fatte delle vere e proprie campagne di marketing aziendale. L’aspetto però che più di tutti rappresenta un traguardo importante sta nel fatto che attraverso di essi si possano verificare tutte le informazioni che riceviamo quotidianamente in tempi brevissimi aumentando di fatto anche il livello di tutela che ogni persona può possedere. Quanto è aumentata quindi la capacità comunicativa che un imprenditore piuttosto che un’azienda, deve necessariamente avere, per potersi ben rapportare con i possibili clienti? Moltissimo… I vari cambiamenti che sono in corso a livello comunicativo rappresentano un insieme di meccanismi in continua evoluzione ed in prima istanza devono necessariamente essere accettati in maniera propositiva, studiati ed applicati attraverso anche l’ausilio di nuove figure professionali che di fatto vengono identificate all’interno delle nuove generazioni. Questa rivoluzione mediatica quindi potrebbe essere considerata come un’opportunità che già da oggi testimonia la nascita di nuove professionalità formate in maniera scientifica all’interno del nostro sistema universitario. L’essere camaleontici si identifica quindi proprio in questo concetto, nel sapersi adattare nel miglior modo possibile ai vari cambiamenti a cui è sottoposto il nostro sistema economico e sociale, acquisire la capacità di vedere un’opportunità dove altri vedono difficoltà.
Chrisatian Moretti